Mer 07 Giugno 2023, 8:59

NEWS

10/02/2016

Tariffa D1 agevolata per pompe di calore, prorogata fino al dicembre 2016

La tariffa elettrica D1 per i clienti domestici che utilizzano pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento nell’abitazi...

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10/02/2016

L'AEEGSI fornisce chiarimenti su aliquota SEU

9.02.2016: L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) ha annunciato che per SEU e SEESEU a partire dal 1 gennaio 2016 si ap...

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Il Protocollo di Kyoto

Si tratta di un accordo internazionale in materia ambientale sui cambiamenti climatici, ratificato dall'Italia con la legge n. 120 del 1 giugno 2002.

Il trattato, che rappresenta il primo strumento di attuazione della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, prevede il vincolo per i Paesi industrializzati di ridurre le emissioni dei gas serra. Il 1° gennaio 2008 è iniziato il periodo di adempimento del Protocollo di Kyoto.

Anche se il Protocollo di Kyoto non prevede sanzioni economiche dirette, il mancato raggiungimento degli obiettivi risulta particolarmente oneroso in termini di credibilità internazionale, appesantimento degli obblighi nel secondo periodo di impegno e il rischio di non partecipare all'Emissions Trading.

Oggi l'Italia si potrebbe trovare costretta a sborsare una cifra vicina ai due miliardi di euro di denaro pubblico per rientrare nei parametri di Kyoto. Eventualità che il ministero dell'Ambiente non può smentire, precisando però che “solo alla fine del periodo 2008-2012 si avrà un quadro della situazione certo e definito”.

In altre parole: nel corso degli ultimi due anni le grandi imprese italiane sono state esentate dai limiti imposti dal Protocollo di Kyoto. Grazie a tali permessi il nostro Paese sarà costretto a pagare circa due miliardi di euro per l'acquisto di crediti esteri di anidride carbonica, se vorrà ottemperare agli obblighi sottoscritti con il Protocollo di Kyoto. E' quanto emerge dal nuovo report della organizzazione non governativa londinese Sandbag. Un miliardo e 700 milioni di euro: è questa la cifra che, entro il 2012, l'Italia è destinata a sborsare per l'acquisto di crediti generati all'estero. Non solo. A questi vanno aggiunti 500 milioni che le imprese italiane soggette all'Emissions Trading System – schema regolatore del Protocollo di Kyoto – dovranno pagare per trasferire le proprie riduzioni di emissioni all'estero invece di investire in ambito domestico.

Analisi ambientale

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